MELONI: UNA VITTORIA DI PIRRO
PFAS E PESTICIDI A GO GO NELLA FRUTTA
La Presidente del Consiglio Meloni ha affermato :
«È una vittoria anche italiana l'annuncio
della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui
pesticidi.
Fin dal suo insediamento, infatti, il
Governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso,
per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare
produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale.
Proseguiremo in questa direzione.»
In tale veste vorremo chiederle, educatamente ed escludendo ogni possibile interferenza con la sua vita privata: «cosa dà da mangiare a sua figlia?»
Che i
pesticidi siano responsabili di tante malattie croniche e tumori, crediamo lo
sappia: «non le trema la mano quando le sbuccia una bella mela o le prepara un ovetto? Non pensa a quelle
molecole tossiche con cui questi semplici cibi sono stati trattati?»
«Non
riflette sul fatto che moltissime altre mamme non sanno più dove acquistare
cibi indenni dalla contaminazione di pesticidi e pfas?»
LA
RETROMARCIA DI URSULA
La direttiva
che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è
affrettata a ritirare, di fronte all'avanzare dei trattori, faceva parte del
quadro della strategia "Dal produttore al consumatore" considerato addirittura
uno dei pilastri del "Green Deal europeo".
Con essa, la
Commissione europea intendeva fissare obiettivi più ambiziosi per un uso “sostenibile”
dei pesticidi. Uno di questi avrebbe dovuto essere la riduzione entro il
2030 del fattore di rischio dei pesticidi chimici e di quelli più
pericolosi del 50%.
Con tutti i
limiti e le timidezze che questa direttiva conteneva, la si poteva considerare un
primo passo verso la fuoriuscita dall’uso di sostanze tossiche e
cancerogene in agricoltura.
Di solito i
politici giustificano le loro azioni contro le proposte ecologiste accusando
gli ambientalisti di “ideologismo” ma non esibiscono documenti
che certifichino la salubrità dei pesticidi, o quella dei PFAS, che neghino la
presenza sempre più massiva delle microplastiche nelle acque e in tutta la
fauna acquatica o la dimostrazione che il pianeta si sta in realtà raffreddando
e che i nostri ghiacciai si espandono e godano di ottima salute. Non dimostrano
che l’aria che si respira nella pianura padana e nelle città del Veneto sia migliorata al punto da non
doverci più preoccupare dei motori a benzina o diesel, delle emissioni degli
allevamenti, delle ciminiere delle fabbriche e così via.
Contro le
loro ridicole dichiarazioni condite da termini come “sviluppo sostenibile”
gridano i fatti, le evidenze innegabili, che ciascuno tocca con mano, come, ad
esempio una superstrada completamente vuota costruita a spese dei cittadini del
Veneto.
Superstrada pedemontana vuota. Fotografata martedì 20 febb. ore 12.00
I loro
comizi televisivi assomigliano più a chiacchiere da bar che a risposte
argomentate su base scientifica, per cui in realtà, i veri ideologisti sono
proprio loro che rispondono a vanvera e in maniera palesemente non
corrispondente alla realtà dei fatti.
LA VAL VENOSTA
È quanto ha
rilevato uno studio dell'Università Kaiserslautern-Landau (RPTU) e
dell'Università di Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna (BOKU) che
ha analizzato la situazione in Val Venosta, "la più grande area di
coltivazione di mele d'Europa"
La ricerca
avverte che anche a basse concentrazioni, i pesticidi possono avere effetti sub
letali sugli organismi animali.
Johann
Zaller dell'Università
di Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna: "Sappiamo da
studi precedenti (Caroline Linhart et al 2021, Environmental Sciences
Europe) che i parchi giochi dei bambini vicino ai meleti sono
contaminati da pesticidi. In alcuni casi anche durante tutto l'anno",
afferma il coautore della ricerca Koen Hertoge, che vive in Val Venosta.
“I risultati attuali mostrano una nuova dimensione del problema, poiché
anche le aree più remote sono contaminate dai pesticidi".
PATRIZIA
GENTILINI
“Possiamo
con ragionevole certezza affermare che la relazione fra pesticidi e salute
umana è stata ampiamente indagata e che soprattutto per quanto riguarda i danni
neuropsichici per l’infanzia e rischi tumorali (in particolare tumori
ematologici), si riscontra un nesso di causalità difficilmente opinabile.
Questi rischi sono stati infatti ormai
dimostrati in modo inequivocabile per gli agricoltori o comunque per i
lavoratori esposti e la loro prole.”
Chi parla è Patrizia
Gentilini, medico oncologo ed ematologo, autrice di una monografia
pubblicata dalla rivista “Il Cesalpino” organo ufficiale dell’associazione ISDE
( Medici per l’ambiente).
La ricerca
riguarda , oltre alla popolazione generale, proprio coloro che hanno un
maggiore contatto con i pesticidi cioè gli agricoltori e la loro prole, popolazione
dove gli effetti si sono rivelati ancora più nefasti.
In Francia, proprio in relazione ad uno degli
effetti di alcune di queste sostanze, l’Alzheimer è stata riconosciuta malattia
professionale.
I PFAS NEI
PESTICIDI
Ma c’è un
aspetto ancora più allarmante al riguardo dell’uso dei pesticidi della cui
mancata riduzione la nostra presidente del consiglio si fregia .
Mentre la
contaminazione da PFAS è spesso attribuita a emissioni industriali
“accidentali” o a inquinamento negligente, il nostro rapporto scopre una fonte
intenzionale e diffusa di inquinamento da PFAS: i pesticidi PFAS.
Una recente
ricerca francese, pubblicata da Pan Europe ci informa che i PFAS sono entrati trionfalmente nel
mondo dei pesticidi.
https://drive.google.com/file/d/1oM2anshNBdSeGQKGfYSw4ouN8PR3oiDj/view?usp=sharing
Il 72%
(37) dei principi attivi sintetici autorizzati per l’uso come pesticida
nell’Unione Europea sono PFAS, tutti contenenti forti legami carbonio-fluoro, che ne
aumentano la persistenza nell’ambiente, o dei loro prodotti di degradazione
(cioè metaboliti).
Queste 37
sostanze attive vengono deliberatamente spruzzate sui campi agricoli dell’UE,
contaminando il nostro cibo, l’acqua e l’ambiente.
L’Europa dà
il suo consenso e l’industria dei pesticidi incassa i suoi profitti.
Concludendo,
non ci sono dubbi sul ruolo dei pesticidi sull’aumento delle patologie croniche
e dei tumori in Italia e nel mondo.
In nome del
MADE IN ITALY si sacrifica la salute dei bambini e delle persone in generale.
Parlamento e
Governo dovrebbero battersi per la tutela della salute e del benessere dei
cittadini invece di inchinarsi per favorire le grandi lobby della chimica ,
dell’agricoltura e della distribuzione.
Abbiamo
bisogno di menti aperte e generose di veri rappresentanti del popolo italiano e
non di nominati dalle segreterie dei partiti con listini inaccettabili, imposti
agli elettori.
Questo Parlamento,
prodotto di una legge elettorale truffaldina, non ci rappresenta, in quanto le
persone che indegnamente siedono sugli scranni non le abbiamo scelte noi.
Le ripeto la
domanda: “Signora Meloni: cosa dà da mangiare alla sua bambina?”
Giovanni
Fazio
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