Gli Israeliani non si sono accontentati di uccidere con un
colpo di fucile sul viso la giornalista Shireen Abu Akleh ma hanno attaccato i
partecipanti al funerale.
Non ci sono giustificazioni per Israele, la cui polizia arriva
al punto di sparare e prendere a manganellate coloro che si stavano caricando
sulle spalle la bara della giornalista palestinese-americana, facendola
oscillare, sbandare e quindi cadere verticalmente quasi per terra. Le immagini
giunte da Gerusalemme Est durante le esequie cristiane – la religione di
appartenenza della corrispondente della nota rete qatarina al Jazeera – gremite
da migliaia di persone tra le quali anche molti palestinesi musulmani hanno
mostrato un aspetto terribile, vergognoso e inedito delle forze di sicurezza
israeliane.
Il risultato è che sono sei i dimostranti arrestati e 10 i
feriti ricorsi alle cure dei medici.
È dal 1973, "guerra del Kipur”, che Israele occupa
militarmente i territori della Cisgiordania vessando i palestinesi e costruendo
“colonie” nei loro territori, distruggendo abitazioni a Gerusalemme Est e
costringendo centinaia di palestinesi a vivere in campi profughi simili a
enormi discariche. Quello che sta facendo la Russia da un paio di mesi,
sollevando giustamente uno scandalo mondiale, Israele lo fa su un popolo inerme
e disperato da 49 anni! Ma per lo stato ebraico non scattano le sanzioni internazionali
poiché siamo abituati da sempre a considerare gli esseri umani con due pesi e
due misure.
IPOCRISIA RAZZISTA DELLE GRANDI DEMOCRAZIE OCCIDENTALI
Apriamo le porte
alle ucraine dagli occhi azzurri e sbarriamo i porti ai palestinesi dagli occhi
neri.
Giovanni Fazio
Nessun commento:
Posta un commento