LE
EMISSIONI PUZZOLENTI DELL'AZIENDA ESTENSE NON SONO PIU' SOPPORTABILI.
14/12/2019
E'la solita storia che nel Veneto si ripete in continuazione: una società milionaria che fa i propri comodi a discapito dei cittadini e dell'ambiente e le istituzioni che, anziché proteggere quanti ne subiscono le angherie, la spalleggiano.
Siamo ad Este, ridente cittadina del Basso Padovano, apprezzata per le sue mura e edifici medievali ma afflitta dalla presenza non più eludibile di puzze insopportabili emesse dalla vicina azienda Sesa (Società estense servizi ambientali Spa, molto vicina alla Lega di Salvini).
Si tratta di una società municipalizzata per il trattamento rifiuti, al 51% di proprietà del Comune di Este e il resto di privati.
E'la solita storia che nel Veneto si ripete in continuazione: una società milionaria che fa i propri comodi a discapito dei cittadini e dell'ambiente e le istituzioni che, anziché proteggere quanti ne subiscono le angherie, la spalleggiano.
Siamo ad Este, ridente cittadina del Basso Padovano, apprezzata per le sue mura e edifici medievali ma afflitta dalla presenza non più eludibile di puzze insopportabili emesse dalla vicina azienda Sesa (Società estense servizi ambientali Spa, molto vicina alla Lega di Salvini).
Si tratta di una società municipalizzata per il trattamento rifiuti, al 51% di proprietà del Comune di Este e il resto di privati.
La
Sesa è uno dei più grandi impianti di compostaggio d'Europa, con un fatturato
di oltre 90 milioni di euro e ricavi annui di oltre 8 milioni.
Produce circa 68mila tonnellate di compost all'anno, che viene sversato come fertilizzante nei campi limitrofi, già saturi secondo molti residenti, producendo una puzza "chimica", un tanfo insostenibile da anni.
Produce circa 68mila tonnellate di compost all'anno, che viene sversato come fertilizzante nei campi limitrofi, già saturi secondo molti residenti, producendo una puzza "chimica", un tanfo insostenibile da anni.
Il
compost prodotto - secondo un'inchiesta di Fanpage non
sarebbe però in regola e, anzi, conterrebbe - secondo analisi chimiche fatte in
laboratorio - una concentrazione significativa di idrocarburi pesanti (oli, benzine etc) e anche di alcuni metalli come zinco e rame.
Patron
dell'impero costruito sui rifiuti è Angelo Mandato.
Secondo i giornalisti di Fan Page, Fabrizio
Ghedin, responsabile delle relazioni esterne della Sesa, avrebbe proposto al
giornale on line un finaziamento di 300.000 euro, sotto forma di investimento
pubblicitario, per bloccare l'inchiesta che il giornale conduce sui
traffici dell'azienda. Fanpage ha inoltre raccontato come Sesa, tramite la
Biogreen, avrebbe fornito finanziamenti al partito di Salvini.
La situazione ambientale è comunque diventata insostenibile per la puzza emessa non solo dalla SESA, maggiore responsabile secondo fan Page, ma anche dalla compresenza di numerose attività potenzialmente odorigene, l’alta densità di allevamenti avicoli, il mangimificio Veronesi ai quali si aggiunge l’annoso problema della viabilità su via Padana Inferiore, dove transitano 17 mila veicoli al giorno, compreso il traffico pesante relativo a industrie, allevamenti e stabilimenti Marcegaglia (mangimificio).
Da anni un gruppo di cittadini lotta per porre fine a questa situazione che, se da un lato determina una lauta entrata per il comune e per i suoi soci privati, dall'altro rende impossibile la vita alle persone che abitano ad ESTE.
Alla manifestazione di Sabato 14 Dicembre sono intervenuti parecchi rappresentanti della nuova rete di comitati e gruppi ecologici che operano nel Veneto costituitasi di recente col nome di "FORUM veneto Ambiente Salute e Solidarietà"
L'estensione del contrasto alla politica della Giunta estense, della SESA e della Giunta regionale, che non si è mai adoprata in difesa degli abitanti di Este, si estende a tutti i comitati ambientalisti del Veneto.
Questa la novità di una manifestazione che segna una svolta nella azione politica ambientalista nel Veneto.
Giovanni
Fazio
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