la
richiesta di estensione dei monitoraggi alla cosiddetta “area rosa”, quella che
comprende comuni con livelli di inquinamento più bassi, è passata in regione.
Saranno
così monitorati i cittadini di Montecchio, Trissino, Sovizzo, fino a Vicenza.
ARZIGNANO TUTTAVIA E’
ESCLUSO DALLA LISTA DEI COMUNI DA MONITORARE.
Inoltre
alcuni mesi fa abbiamo riscontrato valori abnormi di PFOA nel sangue di due
concittadini (fatto segnalato da CiLLSA alla ULSS di competenza senza avere
avuto nessuna risposta).
Inoltre
lo stesso fatto è stato segnalato in una diffida al Sindaco, resa nota a tutti
i consiglieri comunali, rispetto alla quale non ci è pervenuta alcuna risposta.
Di
fronte ai nostri ripetuti appelli al principio
di precauzione il sindaco ha risposto e pubblicato sul Giornale di Vicenza
che l’acqua distribuita da “Acque del Chiampo” è acqua oligominerale e si è
perfino fatto fotografare con una pseudo bottiglia di acqua minerale targata “Acque
del Chiampo”.
Non
è per polemizzare contro questa esibizione (di pessimo gusto, soprattutto
offensiva nei confronti di tante mamme i cui ragazzi hanno bevuto quell’acqua e
si ritrovano con altissimi livelli di PFAS nel sangue) ma per la preoccupazione
che i nostri concittadini non prendano quelle precauzioni che stanno prendendo
i cittadini del resto delle aree inquinate.
20 settembre Solidarietà di CiLLSA agli operai Miteni |
Si pensi che negli USA
il livello massimo di PFAS consentito nelle acque potabili è di 70
nanogrammi/litro, in Germania 100 ng/litro e in Italia 2030 ng/litro.
Si
pensi che in questi giorni, in base alle evidenze scientifiche di danni gravi riscontrati
su soggetti contaminati, l’Olanda ha
abbassato il limite di PFOA nell’acqua potabile a 40 ng/litro e il Minnesota a
35 ng/litro.
In
data 5 giugno 2007 Acque del Chiampo pubblica la tabella dell’acqua nel comune di Arzignano dove spicca la presenza di
PFOA 46 ng/litro: siamo sopra i livelli di guardia del Minnesota e dell’Olanda
I
numeri parlano chiaro.
Sappiamo
che già alcune mamme di Arzignano, autonomamente, si stanno organizzando alla
stregua delle mamme di Lonigo e di tanti altri comuni.
Finalmente un segno positivo di attenzione
alla salute dei bambini.
Da
parte nostra ci apprestiamo a invitare al più presto tutta la popolazione
arzignanese a costituire un COMITATO NO
PFAS, aperto a tutti, per chiedere innanzitutto le stesse cose che hanno
ottenuto i comuni a noi vicini e, in seconda battuta, la fine della causa dell’inquinamento
e misure efficaci per avere acqua priva di PFAS anche ad Arzignano.
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