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venerdì 5 agosto 2022
I MEDICI DOVREBBERO TESTARE LE PFAS NELLE PERSONE A RISCHIO
domenica 31 luglio 2022
COSTI ALLE STELLE PER LA MANCATA AZIONE CONTRO LE PFAS
Parkersburg West Virginia - DuPont |
“Leveraging Systematic Reviews to Explore
Disease Burden and Costs of Per- and Polyfluoroalkyl Substance Exposures in the
United States”
stima dai 5 ai
65 miliardi di dollari il costo dovuto alle mancate bonifiche e le mancate
sostituzioni delle PFAS con prodotti non nocivi.
Oltre agli
elevatissimi costi umani derivati dalle numerose patologie, invalidanti e
mortali, provocate dalla contaminazione da PFAS, lo studio americano smonta
l’obiezione dei politici sul costo elevato degli interventi dimostrando che si
spende molto di più se non si fa niente.
Questo articolo che
critica il cinismo delle istituzioni americane, che non sono tanto migliori
delle nostre, mi spinge a fare il punto sugli INADEMPIMENTI DELLA REGIONE VENETO a undici anni dalla “ scoperta” della presenza delle PFAS negli
acquedotti della zona rossa.
Era il 22 novembre del 2021 quando Alberto Peruffo
decise di pubblicare il mio report “La prevenzione negata” su PFAS land.
Misi, allora, in evidenza il divieto di
eseguire esami del sangue ai soggetti a rischio PFAS da parte della Regione
Veneto, pubblicando la lettera con cui il dott. Rinaldo Zolin, Responsabile
U.O.S.D. epidemiologia AULSS 8 Berica, rispondeva ad una paziente. In essa il
medico dichiarava che il laboratorio di Verona, unico abilitato ad eseguire la
ricerca e il dosaggio di PFAS nel sangue, era “BLINDATO”.
Riportai nell’articolo anche un dettagliato rapporto sul convegno tenuto all’ Università di Padova dal prof. Carlo Foresta il 26 marzo 2021 su “Esposizione a PFAS e manifestazioni cliniche: strategie di intervento sanitario”.
Un evento che segna una importantissima tappa sulla conoscenza delle
modalità con cui le sostanze PFAS aggrediscono gli organismi viventi e in
particolare il corpo umano e apre la strada a nuove strategie di intervento
sanitario, come enunciato dalla seconda parte del titolo del convegno.
In controtendenza con l’indirizzo del convegno, intervenne allora la dottoressa Gisella Pitter, portavoce del Dipartimento regionale di prevenzione, che affermava «I fattori ambientali non sono quasi mai causa necessaria e sufficiente di patologia, ma possono contribuire, come fattori di rischio, agendo sinergicamente con fattori di tipo socioeconomico e comportamentale»
Tale stupefacente dichiarazione non risponde infatti alle evidenze emerse dalle ricerche scientifiche presentate al convegno che ne dimostrano ampiamente la totale fallacia né tanto meno ai risultati della ricerca internazionale. Non a caso l’intera umanità in questi anni sconta una pandemia determinata da cause ambientali detta Covid 19, non dovuta, ovviamente, a cattive abitudini di vita.
Malgrado il tentativo del dipartimento di Prevenzione di depistare i risultati della ricerca, il convegno dimostrò che le PFAS possono essere causa necessaria e sufficiente di malattia e rappresentano pertanto un RISCHIO AMBIENTALE SPECIFICO, AUTONOMO, indipendente dai noti rischi derivati dalle abitudini di vita.
Da
quel convegno la Regione sarebbe dovuta partite con ricerche epidemiologiche ad
ampio raggio per consentirci di affrontare le patologie correlate a PFAS con una
maggiore capacità di intervento.
Ciò
non avvenne. Al contrario, il Dipartimento rispose ponendo ostacoli
agli accertamenti diagnostici, fatto che, a mio avviso, dovrebbe interessare l’autorità giudiziaria, dal momento che questo sbarra la strada a
prevenzione e cura con evidente danno della popolazione e soprattutto delle
gravide e dei nascituri.
Ci chiediamo, tra l’altro, che senso abbia un Dipartimento di prevenzione che nega la prevenzione. Sono i misteri gloriosi della nostra Regione dove è più facile andare al cimitero che in galera.
Registriamo, al
riguardo, fino ad oggi 31/07/2022, la mancanza di corsi di formazione sulle
patologie da PFAS per i medici e per il personale dei consultori familiari,
luogo principe per l’informazione e l’indirizzo
per le coppie che desiderano avere un figlio.
Un
Inaccettabile silenzio grava sull’intera vicenda.
L’ultima ricerca epidemiologica su ictus
cerebrale, voluta dalla fondazione Giacometti è del 2011 (due anni prima della "scoperta" ufficiale delle
pfas negli acquedotti della zona rossa).
In essa emerse un dato sconvolgente: la
percentuale di ictus riscontrata nella ULSS 5 era doppia di quella della media regionale.
Chi aveva il dovere di indagare non si è mai
curato di cercare i motivi che hanno portato a morte tante persone che non
sarebbero dovute morire.
Da allora la Regione non ha più
effettuato alcuna ricerca. Sono passati 11 anni e non è dato sapere cosa sia
successo in quell’area né in altre zone del Veneto.
Un altro importantissimo elemento di prevenzione, come tutti sanno, è quello di evitate di ingerire acqua e cibi contaminati. Tuttavia, in una larga parte della Regione si beve ancora acqua con percentuali di PFAS che vanno dai 60 ai 100 ng/litro (dati Acque del Chiampo) e, per quanto riguarda i cibi, nessuno controlla le derrate alimentari provenienti da zone contaminate.
Sarebbe interessante che qualcuno si prendesse la briga, come
avvenuto in USA, di scoprire quali sono i costi materiali, oltre che quelli
umani, dovuti all’inazione.
Ma qui, nel Veneto, si conoscono i costi delle cose inutili e dannose, come il Bob di Cortina, ma è quasi impossibile entrare nelle terre inesplorate delle malattie da PFAS.
C'è un nesso che lega le parole di chi vuole trasformare Cortina e le Dolomiti in un luna park alle malattie provocate da un inquinamento di origine umana. C'è un filo rosso che lega i profitti delle case farmaceutiche alle multinazionali dei pesticidi e dei concimi chimici. C'è una comune visione economica del mondo che lega la guerra al PIL.
In questi post si legge l'avanzare del CAMBIAMENTO CLIMATICO, la distruzione che non risparmia uomini né animali, le foreste che si incendiano, i cicloni, la siccità, gli oceani che si riscaldano e il permafrost siberiano che si scioglie. Lo faccio attraverso le foto e gli articoli dei giornali che non operano mai una sintesi tra questi eventi così visibilmente collegati l'uno all'altro nonché alla politica cella BCE o del FMI .
Tutto ciò non avviene per caso e le parole di Zaia non sono barzellette bensì la sintesi reale di un pensiero politico molto diffuso.
E' una visione del mondo, in cui gli stati falliscono, come al Monopoli e le banche giocano alla roulette russa: si chiama NEO LIBERISMO, deregulation, flessibilità del lavoro, delocalizzazione delle industrie, austerità, legge Cartabia, Agenda Draghi, privatizzazione spinta, fine della scuola dello Stato e del Servizio Sanitario Pubblico.
Ha tanti nomi questa malattia che ammorba l'aria e sta portando alla fine della vita nel pianeta. E' una malattia che ha contagiato irreversibilmente tutti i partiti politici che si combattono tra loro pur essendo tutti dalla stessa parte, quella delle banche e del banchiere.
Ci auguriamo che non si confonda in noi la sorte del pianeta con quella di Luigi Di Maio
Giovanni Fazio
venerdì 29 luglio 2022
IL DECRETO CONCORRENZA NON RISPETTA LA DIGNITA' UMANA
Lo afferma la sindaca di Fara Vicentina, riferendosi al decreto contenuto nell'Agenda Draghi il cui testo è stato approvato ieri 28 luglio 2022 a Montecitorio con 345 voti a favore e 41 contrari
28/07/2022
Maria Teresa Sperotto sindaca di Fara (VI) |
La votazione del Parlamento evidenzia, se non ce ne fosse bisogno, l'assoggettamento di tutti i partiti presenti, dalla estrema destra alla estrema sinistra, alle norme ultra liberiste. Ma c'è qualcuno che ci vede meglio dei parlamentari e capisce d'acchito la portata reazionaria e mercatista del decreto.
«Voglio tutelare i miei cittadini, almeno li avverto» dice la sindaca di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, dopo che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro il documento in discussione al Senato.
"Sinora per Decreto Concorrenza – spiega la sindaca – si sono associati solo i problemi dei tassisti e delle concessioni balneari perché hanno protestato.
Ma dietro ci stanno altre questioni; come, ad esempio, la possibilità di un gestore telefonico di mettere un’antenna nel giardino di casa tua, senza che tu possa aprire bocca"
e, aggiungiamo noi, l'obbligo per le amministrazioni comunali di vendere ai privati i servizi idrici.
Si tratta di norme che danno alle lobby poteri enormi, in barba alla volontà popolare espressa dal referendum del 2011 sull'acqua pubblica e alla Costituzione italiana.
L'adesione del Parlamento alle norme liberiste richieste da Draghi è la cartina di tornasole che ci permette di riconoscere gli interessi delle compagnie multinazionali che costituiscono il nocciolo dell'Agenda Draghi e lo scopo del suo Governo "tecnico".
L'esempio della sindaca è calzante: ti impiantano un ripetitore telefonico nel tuo giardino senza nemmeno bussare alla porta, ma possono piantarlo sul tetto di un asilo nido o di fronte ad un ospedale.
Continua la sindaca:
«È stata presentata una serie di emendamenti – di legge – nell’ottica di semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione e installazione degli impianti di telefonia e con il pretesto di digitalizzare in maniera efficace e tempestiva il Paese. Di fatto vengono smantellati il ruolo dei Comuni nel governo del territorio, la tutela del paesaggio e il sistema di tutele a difesa della salute contro l’inquinamento elettromagnetico, annullando ogni prerogativa e competenza dei Comuni sulla regolamentazione e pianificazione».
Nell’ordine del giorno di Fara Vicentino si elencano i possibili (e poco ben auguranti) scenari: soppressione della competenza di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, cancellazione del concetto di siti sensibili, abrogazione del titolo sul vincolo di paesaggio, innalzamento dei limiti elettromagnetici sino a un valore di 61V V/m (ora sono a 6 ndr) e abrogazione dell’autorizzazione sismica tra i documenti propedeutici.
Non solo, perché ci sarebbe l’abolizione del certificato di collaudo dell’impianto di telefonia mobile, la procedura dell’esproprio estesa agli impianti già esistenti su proprietà privata, il divieto d’imposizione di oneri o canoni aggiuntivi (zero costi per usufruire di un bene pubblico sottratto alla collettività) e la disapplicazione della disciplina edilizia e urbanistica alle infrastrutture di comunicazione elettronica.
Si tratta di ipotesi ma è indubbio che ci si allarmi perché si depotenziano i poteri urbanistici degli enti locali e la cancellazione dei limiti elettromagnetici.
Da qui un appello al governo perché sia bloccato il tentativo di indebolire ancora di più le competenze dei sindaci ed evitare di consegnare le città e territori solo nelle mani delle imprese delle telecomunicazioni e che, viceversa, agisca in modo forte, affinché si rafforzi il potere di pianificazione territoriale.
Francamente riteniamo una ingenuità quest'ultimo appello ad un Governo che, pur non essendo più in carica, continua nella sua opera di smantellamento dei diritti democratici e di imposizione delle norme del mercato sulle leggi della Repubblica, ma non possiamo non apprezzare l'intervento della bravissima sindaca di Fara Vicentina Maria Teresa Sperotto che rappresenta un fulgido esempio di tutela dei diritti dei cittadini a fronte di un Parlamento servile dove l'unica cosa che interessa a tutti i parlamentari è la salvaguardia del posto e la conquista del potere, qualunque cosa rappresenti per i cittadini e per il nostro Paese.
PS: Una domanda all'onorevole Fratoianni:
" Cosa ci vai a fare al Camp dei Friday for Future quando poi vai a votare l'Agenda Draghi?
Giovanni Fazio
lunedì 25 luglio 2022
QUALE SARA' IL FUTURO PROSSIMO DEI NOSTRI FIGLI?
NULLA AVVIENE PER CASO
I fiumi si inaridiscono. La vulgata comune è però che si tratta di una contingenza: staremmo vivendo una estate calda ma l'anno prossimo l'acqua ricomincerà a scorrere abbondantemente nei fiumi e nei freschi torrenti del nostro verde Veneto.
Purtroppo non è così: la siccità, interrotta a volte da furiosi temporali, trombe d'aria e grandinate dai chicchi grossi come sassi, mai visti prima, si annuncia oggi al mondo e agli increduli, con giganteschi incendi, crolli di montagne, e fiumi secchi, ma nessuno si rende conto che il problema è strutturale, che non si tratta di una bizzarria del clima bensì dell'inizio di una serie di stagioni calde che si susseguiranno mettendo in seria difficoltà la stessa sopravvivenza degli uomini nella pianura padana.
Tuttavia i politici non ne prendono atto. I cittadini non si allarmano come dovrebbero. Nessuno pensa al futuro prossimo dei nostri bambini. Stiamo bruciando il loro mondo con una leggerezza imperdonabile.
I comuni montani vogliono pianificare gli invasi, tuttavia sappiamo bene che l'acqua piovana non basterà a dissetare uomini e bestie, né ad irrigare i campi.
Chi governa la Regione pensa ad altro. Per esempio a come devastare la laguna di Venezia per fare arrivare navi sempre più grandi, cariche di turisti.
venerdì 22 luglio 2022
LA CASA VA A FUOCO MENTRE DORME
Il Giornale di Vicenza |
La casa va a fuoco mentre dorme ma né
Mattarella, né il Governo dei migliori, tanto meno i parlamentari, intenti a
ballare la contraddanza scambiandosi i posti reciprocamente, né infine la
stampa italiana dove ormai va in onda solo il pettegolezzo politico, se ne sono
accorti.
Il bravissimo Cingolani, cognome che, chissà
perché, ricorda i carri armati, propone le centrali a carbone e altre facezie
utilissime per fare aumentare il riscaldamento terrestre con più velocità :
come cercare di spegnere gli incendi buttando benzina sulle fiamme.
Mattarella raccomanda di portare a termine il decreto concorrenza (quello per cui va privatizzata l'acqua pubblica, tanto per intenderci).Come si farà se il governo può trattare solo gli affari correnti e non quelli delle lobby?
Un espediente scatologico si troverà, per la gioia di 27 milioni di Italiani che avevano votato per l'ACQUA PUBBLICA.
Qualche spiritoso, come Draghi, punta tutto sulla vittoria finale in Ucraina (Vincere e vinceremo!) Lui è per la lotta armata.
Per fortuna, in sua dolorosa assenza, Zalenski e Putin si sono accordati per sbloccare i porti e inviare il grano, mentre Putin ha deciso di fare abbassare il prezzo del Gas immettendone il più possibile nei suoi gasdotti (Eni festeggia ma per ora tiene alto il prezzo del metano).
Le
multinazionali, dal canto loro si sono comprate milioni di ettari coltivabili
in Ucraina, cacciando via i contadini, dimostrando che la conquista di
territorio si può fare anche senza i carri armati. Solo i nostalgici della Pace
armata invocano un esercito europeo, che per fortuna non esiste, mentre Byden
ha cambiato già parere sulla guerra di lunga durata visto che gli aumenti dei
prezzi in America hanno fatto calare la sua popolarità (si fa per dire) al
30% (Come dire che, anche al di là dell'oceano i democratici hanno i loro problemucci.)
LA CASA BRUCIA. Lo ha ricordato anche GRETA recentemente
a Milano, ed è stata, prontamente, ricoperta di insulti nei social!
Già. Forse sarà per evitare la pioggia. Non quella
vera che per adesso è stata archiviata, ma quella di Facebook, ampiamente
prodotta dall’ignoranza umana, che tutti si allineano e stanno zitti.
Meglio parlare di Totti e di sua moglie. Faranno aumentare i like!
Giovanni Fazio