ESTATE DI FUOCO
L'allarme nel Continente
L’Europa brucia [tra maxi-incendi e caldo da record Anche i paesi nordici
in difficoltà Arsa una «Val d'Aosta» di boschi
La morsa del
caldo non si allenta sull'Europa, gli incendi devastano decine di migliaia di
ettari di boschi, picchi di 42 gradi vengono registrati in vari Paesi. Il caldo
non risparmia neppure il nord del continente, mentre in Italia il termometro è
destinato a salire ancora: la prossima settimana molte città si ritroveranno
oltre i 40 gradi.
Fra le tante
emergenze, quella degli incendi è arrivata ad aggravare una situazione già
pesante per la siccità.
Ma un triste
primato è stato superato anche per la distruzione negli Stati Ue di aree
boschive per 346 mila ettari complessivi, più della Valle d'Aosta: il
triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni.
Il nuovo anticiclone africano che investe
l'Europa spinge la colonnina di mercurio attorno ai 40 gradi anche a latitudini
impensabili: Germania, Danimarca e Gran Bretagna sono in allerta. In Spagna
punte di 45-46 gradi, mentre lo zero termico, l'altitudine al di sopra
della quale la temperatura cala sotto zero, potrebbe salire fino a 4.800 metri.
Questo è l’articoletto, in quarta pagina, con cui il Giornale di Vicenza pubblica quella che è la notizia più importante del giorno:
IL MONDO STA BRUCIANDO
I giornali sono pieni di chiacchere ma non spiegano cosa sta avvenendo politicamente. C’è
qualcuno che sa cosa vuole Meloni,
oltre alle elezioni? C’è qualcuno che sa cosa propone Salvini ? C’è
qualcuno che sa quale è il programma di Draghi? Perché questo programma
è così importante per Ursula von der Leyen, per il FMI, per la BCE,
le borse e per Biden?
Non se ne parla,
come non si dice che il Decreto concorrenza Che Draghi vuol far digerire
agli italiani, prevede la privatizzazione spinta di tutto a favore
dei grandi gruppi economici e delle lobby multinazionali.
Tra le cose che
propone “il migliore” c’è anche la privatizzazione dell’acqua, in barba ad
un referendum con cui 27 milioni di italiani si sono pronunciati per l’acqua
pubblica.
C’è qualcuno che sa
perché l’Europa ci tiene tanto a difendere il governo ucraino?
Bisognerebbe che si
spiegasse che da alcuni anni, prima dello scoppio della guerra, le
multinazionali Archer Daniels Midland, Cargill, Bunge, Monsanto,
Louis Dreyfus, l’azienda di stato cinese COFCO, la lussemburghese
Kernel , la holding americana NCH Capital, la saudita Continental
farmers e la francese Agri
Generations si sono impadronite del 75% delle terre coltivabili ucraine,
cacciando via i contadini.
Bisognerebbe sapere
che gli “aiuti” al Governo Ucraino in denaro e in armi sono
condizionati, come in Italia per il PNRR, alla adesione alle
cosiddette RIFORME richieste dall’Europa
cioè la totale privatizzazione dell’economia e la subalternità dello Stato
al mercato.
Bisognerebbe chiedersi
come mai il presidente del Consiglio italiano abbia votato sanzioni contro
la Russia pur sapendo che l’Italia dipende per il 70% dal gas russo?
Come mai non abbia
pensato che ci sarebbe stata una reazione da parte dei Russi cattivi?
Come mai il Governo non agisce
contro il meccanismo delle borse che giocano al rialzo con i Futures
mettendo in ginocchio le economie mondiali e alla fame miliardi di uomini?
Il capitalismo è così affascinante da farci accettare
il governo delle banche private al posto di quello dei cittadini e delle loro
istituzioni?
La svalutazione.,
provocata, oltre che dai giochi in borsa anche dalla insulsa politica del
Governo, quanti posti di lavoro cancella?
Il lavoro precario
grida vendetta: un uomo non può essere assunto da
una agenzia privata ogni due mesi!
Queste sono le
cose vere che interessano ai cittadini: la sicurezza del posto di lavoro,
una pensione dignitosa, aiuti a chi è disoccupato e non trova lavoro,
solidarietà con chi non ce la fa, lavoro per i giovani, tutte
cose che nel decreto Concorrenza mancano.
Ma la cosa più
importante che manca nei programmi di Draghi e Cingolani
è la SALVEZZA DEL PIANETA.
Siamo arrivati ad un
punto di non ritorno con il riscaldamento.
Tutto il mondo
brucia dalla Spagna alla Val d’Aosta, dalla Germania a Catania ma da Cingolani,
ministro della transizione ecologica, sentiamo parlare di riattivazione di centrali
a carbone, di rigassificatori che perdono il 20% del metano scisto
nell’aria (e il valore climalterante del metano è 8 volte superiore a quello della
CO2.)
L’aumento della
temperatura del pianeta sta accelerando e questi ometti vanno in giro, col
cappello in mano, a chiedere petrolio e gas ai dittatori più sconci del pianeta.
(Reggeni si rivolta nella tomba).
Ai Giornali e alle
TV così abbondanti di non-notizie dico: non ce ne frega niente di Totti
e di sua moglie e nemmeno di Gigino e dei Mattei. I pettegolezzi non servono a
capire perché non è stata fatta ancora in Italia una legge che renda non conveniente
la dislocazione delle aziende, una legge che chieda alle multinazionali
che paghino le tasse nel paese in cui guadagnano. Lo so, l’Europa non lo
consente: ma almeno si sappia il
motivo per cui la ex Fiat ha fissato il proprio domicilio fiscale in Olanda (È
Il Liberismo, bellezza).
Ditele queste cose
e vedrete che la gente comincerà a capire a che gioco si gioca in Italia.
Giovanni Fazio
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