"Stiamo vivendo la terza guerra mondiale".
“Benvenuti! Vedete? Sono nella mia
nuova sedia gestatoria”, scherza Papa Francesco, alludendo al fatto che
è sulla sedia a rotelle a causa dei dolori al ginocchio. Francesco ha salutato
i direttori delle riviste culturali europee della Compagnia di Gesù raccolti in
udienza presso la Biblioteca privata del Palazzo apostolico. Una delle risposte
ha riguardato l’Ucraina:
“Per
rispondere a questa domanda dobbiamo allontanarci dal normale schema di
‘Cappuccetto rosso’: Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui
non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Sta emergendo
qualcosa di globale, con elementi che sono molto intrecciati tra di loro. Un
paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un
uomo saggio, che parla poco, davvero molto saggio. Era molto preoccupato per
come si stava muovendo la Nato: ‘Stanno abbaiando alle porte della Russia. E
non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza
straniera di avvicinarsi a loro. La situazione potrebbe portare alla guerra’.”
Francesco poi
prosegue. “ Il pericolo è che non vediamo l’intero dramma che si sta
svolgendo dietro questa guerra, che è stata forse in qualche modo o provocata o
non impedita. E registro l’interesse di testare e vendere armi. E’ molto
triste, ma in fondo è proprio questo a essere in gioco. Qualcuno può dirmi a
questo punto: ma lei è a favore di Putin! No, non lo sono. Sarebbe
semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente
contrario a ridurre la complessità alla distinzione tra i buoni e i cattivi,
senza ragionare su radici e interessi, che sono molto complessi. Mentre vediamo
la ferocia, la crudeltà delle truppe russe, non dobbiamo dimenticare i problemi
per provare a risolverli”.
Prima di concludere la lunga risposta con un commosso pensiero “all’eroismo
del popolo ucraino”, in particolare delle donne, il Papa riflette: “Quella
che è sotto i nostri occhi è una situazione di guerra mondiale, di interessi
globali, di vendita di armi e di appropriazione geopolitica, che sta
martirizzando un popolo eroico.” “Quello che sta succedendo ora in Ucraina noi
lo vediamo così perché è più vicino a noi e tocca di più la nostra sensibilità.
Ma ci sono altri Paesi lontani – pensiamo ad alcune zone dell’Africa, al nord
della Nigeria, al nord del Congo – dove la guerra è ancora in corso e nessuno
se ne cura. Pensate al Ruanda di 25 anni fa. Pensiamo al Myanmar e ai Rohingya.
Il mondo è in guerra. Qualche anno fa mi è venuto in mente di dire che stiamo
vivendo la terza guerra mondiale a pezzi e a bocconi. Ecco, per me oggi la
terza guerra mondiale è stata dichiarata”. clicca qui le dichiarazioni complete.
Riportato da "Rete ambientalista"
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