Al successo della manifestazione antifascista di giovedì
18 giugno a Vicenza si contrappone il pianto ipocrita della destra al Comune.
Il
vicesindaco Tosetto ha espresso il suo florilegio anticomunista dimenticando
che la guerra al nazismo e al fascismo l’hanno fatta proprio i comunisti, sulle
nostre montagne e che i comunisti, che a lui non piacciono, sono stati una
parte importantissima nella creazione della nostra Costituzione, grazie alla
quale lui è ora vicesindaco a Vicenza.
Non ha letto la storia del nostro paese
, altrimenti saprebbe che i Comunisti si sono battuti per anni in Italia in
difesa della Libertà e della Democrazia, e dei lavoratori, contrastando i numerosi tentativi di
neo fascisti, servizi deviati, CIA che, a partire dal dopoguerra hanno tentato
più volte colpi di stato e hanno seminato stragi e terrorismo, da piazza
Fontana a Milano a Brescia e a Bologna, per citare le più atroci, ma non ci
dimentichiamo dei morti, ammazzati dalla polizia a Reggio e a Catania durante pacifiche manifestazioni contro il
tentativo di Tambroni di portare al governo i fascisti.
ANTONIO GIURIOLO |
Non dimentichiamo le
passeggiate di Fini a Genova mentre i celerini torturavano i ragazzi della
bandiera della pace, all’interno della scuola di Bolzaneto. Questi “democratici nostrani” invocano la
chiusura del centro culturale “Bocciodromo” di Vicenza. Non vi stancherete mai di
mostrare la vostra vera faccia e non vi vergognate, in Comune di cantare in
coro assieme ai nostalgici del fascismo.
Non c’è stata nessuna violenza da parte dei tremila
manifestanti che hanno percorso corso Palladio fino a Piazza dei signori. La
violenza è solo quella di chi in ogni modo vuole cancellare la CLAUSOLA ANTIFASCISTA
di un comune medaglia d’oro della resistenza.
I vicentini non sono stupidi e hanno compreso
benissimo quello che c’era da capire.
A volte la disobbedienza civile pacifica
è necessaria, ce lo ha insegnato Gandi.
Ieri
nel corso di una passeggiata a Campofontana mi sono imbattuto in un monumentino
che ricordava alcuni ragazzi morti in combattimento nel ’44, per mano dei
nazifascisti. Il comune di Progno ha usato il poco spazio davanti al monumentino
per allestire un tavolo e due sedili di legno per i pic nic. Anche questo è un modo per offendere il
sacrificio di chi si è battuto contro il fascismo: ma erano comunisti,
perbacco!
Detto
questo, perché era doveroso dirlo, vorrei ricordare al vice sindaco che non tutti
quelli che non salutano sbattendo i tacchi facendo il saluto romano sono “pericolosi
comunisti”;
le persone per bene che hanno sfilato per Corso Palladio giovedì
sera erano pacifici cittadini vicentini che hanno reagito democraticamente a un
insulto alla città perpetrato da questa Giunta.
C’erano
mamme con bambini piccoli, c’erano persone anziane, c’erano i bravi ragazzi del
Bocciodromo che dovreste ringraziare per le loro iniziative per salvare Vicenza
dagli stupri edilizi di tutte le Amministrazioni che si sono succedute fino ad
ora (Vicenza infatti è la provincia più cementificata d’Italia), c’erano i
ragazzi di Greta Tumberg che si battono contro la distruzione del pianeta, operai,
disoccupati e tanta altra gente che non ha apprezzato il vostro comportamento.
Invito
pertanto tutti gli amministratori locali e regionali a non criminalizzare le
persone e i sentimenti democratici e antifascisti di questa città.
La kermesse
che il Giornale di Vicenza, noto foglio di Confindustria, ha messo su con le
sue intervistine è grottesca e ridicola. La città vi sta guardando.
Giovanni
Fazio
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