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sabato 16 febbraio 2019

ABBIAMO BEVUTO PER OTTO ANNI PFAS


E ADESSO GENTILIN CI PRESENTA IL CONTO
BOLLETTE ALLE STELLE E PFAS A GOGO'


      
   Quanti PFAS avremo ingoiato in tutto questo tempo? Quanti ne hanno accumulato nel loro corpo i cittadini di Arzignano? Sono informati i nostri concittadini degli studi del professor Foresta sui possibili danni agli organi genitali e allo sviluppo sessuale dei feti, dei bambini e dei giovani contaminati? I nostri concittadini vivono forse in un altro pianeta? Sanno che uno dei target dei PFAS è il tumore al testicolo? E sanno che a Lonigo i tumori al testicolo si sono duplicati?

Quando vi informiamo sui rischi da PFAS veniamo subito tacciati di allarmismo. 

La parola d'ordine è infatti tranquillizzare, non dire cose che possano turbare il sonno profondo che avvolge questa cittadina serena da tanti anni: ci vanno di mezzo gli affari.
        

E infatti la popolazione di Arzignano, Trissino, Chiampo, Montorso e Montecchio, a furia di informazioni “tranquillizzanti” sembra molto tranquilla, anche troppo.
         Tuttavia, malgrado ciò i tumori e gli ictus arrivano lo stesso, ma non si dica che i PFAS in qualche modo possano contribuire a questo triste record perché incorreremmo subito in smentite ufficiali piuttosto severe.


 Nel 2013 la ULSS 5 pubblicava una slide veramente lusinghiera nella quale si evidenziava il tasso di ictus nelle varie ULSS del Veneto. La nostra azienda era in cima alla classifica con 364 ictus a fronte della media regionale di 213 casi. Nessuno si è chiesto perché da noi si crepava così tanto rispetto al resto del Veneto. Ad Arzignano bevevamo allora la stessa acqua che stiamo bevendo adesso.

Nel 2013 eravamo anche i primi per le malattie della tiroide.  


La ULSS 5 "Ovest Vicentino" segna un altro record
         Per tutto il secondo mandato del sindaco Gentilin abbiamo chiesto che venissero risparmiati gli asili e le scuole dall’acqua.
Il sindaco ha sempre risposto che l’acqua era dentro i limiti del decreto regionale.

Frontespizio del documento inviato dal dott Mantoan il 28 novembre 2016
 Tutti dovrebbero sapere, e a maggior ragione un medico, che tali limiti non garantiscono contro i rischi delle malattie correlate, evidenziati anche, con un documento del 2016, dal Direttore Generale dell’area Sanità e Sociale della Regione Veneto dott. Domenico Mantoan.




Elenco dei rischi segnalati da Mantoan nel documento


 
Elenco dei danni alle gravide e al feto. foto del documento originale.



  Nessuno si azzarderebbe a dire oggi in una pubblicazione scientifica che 60 ng./litro di PFOA non costituiscono un rischio, soprattutto adesso che anche l’EFSA (l’agenzia europea per la sicurezza alimentare) ha dichiarato che l’acqua potabile dovrebbe contenerne al massimo 2 ng/litro.
 
Questo è il primo post di una serie che pubblicherò per dimostravi, dati alla mano, quale totale assenza di prevenzione ci sia  stata non solo da parte del sindaco e della vice sindaca (molto fotogenica, nota  per non avere mai pronunciato in quattro anni la parola PFAS in Consiglio Comunale) e di tutto il coro di assessori, consiglieri, eccetto Piero, e stampa locale che non pubblica mai i nostri dati ma ha sempre dato ampio spazio alle sparate di Gentilin, perfino quando ha dichiarato pubblicamente che l’acqua di Arzignano è paragonabile all’acqua oligominerale.  
Risultato:
·       Arzignano, insieme a pochi comuni limitrofi è stata esclusa dal monitoraggio (esami del sangue e visite) riservati agli altri comuni. 
  
·       Non ha avuto installati i filtri a carboni attivi (che invece sono stati installati negli acquedotti degli altri comuni)

·       Non sono stati protetti i bambini e le donne gravide.

·       Non  è stata avvisata  la popolazione che bere l’acqua distribuita dall’acquedotto non è esente da rischi, visto il contenuto di PFAS che viene certificato anche dalle tabelle di Acque del Chiampo.

·       Non sono stati monitorati i pozzi e i terreni.

·       Non è stata chiusa precauzionalmente la fontanella pubblica in piazza, dove vanno a bere i bambini che giocano al parco giochi.

·       Non sono stati richiesti nuovi acquedotti, mentre il sindaco li reclama sulla stampa per Brendola e Lonigo.

·       In parole povere, per quanto riguarda l’inquinamento da PFAS questo sindaco e questo Consiglio comunale NON HANNO FATTO NIENTE.





In compenso le bollette si sono gonfiate come brioches dentro un forno. 

Una vera beffa per tanti cittadini che si vedono portare il conto di un'acqua oligominerale inesistente!

Forse qualcuno si lamenterà più di questo che del fatto di avere bevuto PFAS per tanti anni.  Forse qualcuno non si lamenterà nemmeno di questo. 

Le bollette ora sono molto salate... i PFAS invece non hanno sapore, non hanno colore, nessuno li vede ma, prima o poi, purtroppo, presentano anche loro il conto, quando meno ce lo aspettiamo.




ULTIM'ORA

Ieri sera su Presa Diretta è stato presentato un servizio sconvolgente sui danni cerebrali provocati ai bambini dagli interferenti endocrini. Una delle spiegazioni più facili da capire per il grande pubblico non specialistico è l'antagonismo tra PFAS e ormone della tiroide. Tale antagonismo è fortemente presente nella nostra zona, basti vedere la slide con gli istogrammi dei problemi tiroidei pubblicata qualche riga più su in questo post. 
Gli scienziati interpellati hanno spiegato il ruolo dell'ormone tiroideo per lo sviluppo del cervello umano e di tutti gli animali. Se l'interferente endocrino raggiunge il feto durante la formazione del suo sistema nervoso, si sostituisce all'ormone della tiroide e provoca gravi alterazioni che dureranno tutta la vita. 
Lo stesso avviene se il bambino è esposto agli interferenti endocrini nei primi tre anni di vita. Guardate i servizi per capire bene cosa succede: è quello che abbiamo tentato di far capire al sindaco e ai consiglieri comunali con raccomandate PEC e altro.
La responsabilità di non avere applicato il principio di precauzione europeo e aver lasciato che bambini e gravide bevessero acqua che contiene interferenti endocrini, ricade esclusivamente su queste persone che non si sono attivate per evitarlo e anzi hanno mandato messaggi rassicuranti alla popolazione anziché metterla in guardia. Ci auguriamo con tutto il cuore che nessuno dei bambini che sono nati e nasceranno nei prossimi anni nella nostra città sia colpito dalle patologie descritte dal servizio; tuttavia sindaco e Consiglieri non dovrebbero dormire con la coscienza tranquilla, sia per il possibile danno arrecato ai bambini sia per le conseguenze anche legali che ne potrebbero seguire. I genitori sanno che costoro erano stati perfettamente informati da noi e  che,malgrado ciò non hanno agito di conseguenza. 

 Link attacco al cervello 1

Link attacco al cervello 2  

Link attacco al cervello 3





Giovanni Fazio




La presa del nostro acquedotto

2 commenti:

  1. Hai proprio ragione Titta, i dati scientifici,anche internazionali, sono ormai incontrovertibili, ma purtroppo anche l'inossidabile ed egoistica pigrizia mentale di questi amministratori, dei loro accoliti e di chi li approva. É un sempre maggior dovere per noi quello della rigorosa, indipendente e trasparente controinformazione. Grazie per il tuo meraviglioso impegno.

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  2. Hai ragione Titta, nonostante l'incontrovertibile mole di dati scientifici, anche internazionali, solo l'inossidabile ed egoistica pigrizia mentale di questi amministratori, dei loro accoliti e di chi li approva può persistere inalterata in nome di interessi di pochi e non della comunità. È sempre più doveroso lavorare per una rigorosa, indipendente e trasparente controinformazione che stimoli la critica e vegli sul bene comune. Grazie per il tuo meraviglioso impegno.

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